Pandemusic
Blog di musica e di cultura contemporanea. Finanziato da Pon Metro Bologna, progetto Officine Talenti, intende valorizzare i saperi locali, i talenti e le diversità dei territori coinvolti attraverso lo sviluppo di percorsi per la promozione della cultura tecnica e per l’ innovazione sociale. Cofinanziato con il contributo dell’ Unione Europea e promosso dall’ istituto comprensivo Bazzano-Monteveglio e dalla Coop Sociale Libertas Assistenza.
venerdì 31 luglio 2020
SLASH FT. MYLES KENNEDY & THE CONSPIRATORS - "Slow Grind"
lunedì 27 luglio 2020
Intervista a JO - KO ed HELLY
Come
è nata la vostra collaborazione artistica ?
Jo-Ko: Ci conosciamo da molto tempo. Abbiamo frequentato la scuola insieme. Io ho cominciato a studiare musica ed in seguito abbiamo conosciuto Manuel Kyodo , noto artista rap bolognese. Lui ci ha dato la possibilità di comprendere che non è una cosa impossibile scrivere una canzone. Grazie a lui abbiamo avuto l' opportunità di cominciare a scrivere canzoni. La prima volta io ed Helena abbiamo partecipato alla composizione di una canzone insieme ad altri tre amici. Dopo alcune esperienze in singolo l' ho coinvolta in una canzone intitolata "Foto", che avevo già scritto e in cui lei ha fatto alcuni cori e doppie voci. Helena ha partecipato maggiormente in quest' ultimo progetto chiamato "Chi più parla meno sa", dove ha scritto e cantato una strofa intera.
Ci raccontate del vostro lavoro nella scrittura delle canzoni ?
Helly: Ho partecipato a diversi progetti di gruppo in cui ho scritto interamente le mie strofe. Io ho sempre preferito cantare piuttosto che scrivere canzoni, quindi in fase di scrittura collaboro spesso con altre persone, mentre Giovanni è molto bravo e scrive i testi interamente da solo.
J: La maggior parte delle volte scrivo sia il testo che la musica. Studio chitarra da cinque anni e comporre basi mi piace molto di più che scrivere testi. Anche se è una cosa che mi piace molto preferisco di più scrivere la musica. Le basi le suono io e le registro con una scheda audio e con Audacity. Per quanto riguarda il missaggio ed il master collaboro con Jacopo Bonora: pianista e fonico bolognese.
Come è nata l’ idea del brano “ Chi più parla meno sa” ?
J: Spesso traggo ispirazione dalla vita quotidiana. Mi è capitato spesso di sentire gente che è convinta di aver ragione, parla tanto, vuole insegnarti le cose, è convinta di sapere ma spesso parlano senza sapere. A me sinceramente questa cosa dava fastidio. Dato che la musica è anche un mezzo per esprimere emozioni ed opinioni ho deciso di usare questo tema per scrivere una canzone visto che mi ispirava. Ho scritto il ritornello e la prima strofa di “Chi più parla meno sa” . In seguito ho proposto ad Helena di scrivere la seconda strofa dopo essermi confrontato con lei su questo argomento che mi sembrava condividere.
H: Anch’io mi sono ispirata ad esperienze di vita, alla realtà che mi circonda, alle persone che parlano senza sapere, per esempio riguardo al passato di una persona. Mi riferisco a chi cambia la realtà e dice cose non vere.
Ci raccontate del video e della vostra collaborazione con il regista Roussell M. Sobih?
H: Prima di collaborare con Roussell abbiamo fatto delle prove di riprese ma il risultato non era soddisfacente, quindi abbiamo deciso di rivolgerci ad un esperto. Per me è stata un’ esperienza bellissima: all'inizio ero spaventata dato che non conoscevo il regista ma poi mi sono divertita; è stato impegnativo dato che sono servite tante riprese, molte delle quali non sono state utilizzate, ci sono stati anche alcuni momenti comici che mi hanno rilassata. Ora sono contenta di averlo fatto.
J: Anch’io non conoscevo Russell ma devo dire che è un ragazzo in gamba, simpatico e che ti fa sentire a tuo agio. Abbiamo girato in un parco dove c’erano molte persone e se non ti senti a tuo agio è difficile girare. Lui è stato davvero bravo e sono molto soddisfatto del risultato finale.
Cos’è per voi la musica e quale la sua funzione nella società moderna?
H: Per me la musica è un mezzo per esprimere ciò che uno ha dentro, quello che normalmente non riesci a dire con le parole. Purtroppo ultimamente viene usata anche per insegnare cose non del tutto giuste e che ad esempio un bambino di 10 anni non dovrebbe ascoltare anche perché magari gli entrano in testa degli esempi che non sono proprio il massimo. Ma questo però è il caso solo di una piccola parte della musica. Credo che la musica sia molto importante perché ci insegna una cosa fondamentale: il saper ascoltare. A me piace tantissimo, amo un po’ tutti i generi anche se alcuni li ascolto di meno ed altri di più.
J: Secondo me è una forma d’arte che se portata avanti può migliorare e far anche crescere una persona. Consiglierei di imparare a suonare uno strumento, cantare, avere contatti con la musica. I miei genitori, quando ero più piccolo, mi hanno proposto di imparare a suonare uno strumento. All’inizio non ero molto convinto e forse ero un po’ spaventato. Ma grazie a questa possibilità che mi hanno dato, dopo 5 anni di chitarra, finalmente adesso è il primo anno in cui sto raccogliendo i frutti del fare musica. Suono anche il corno e sono contento di aver cominciato a fare musica.
Quali i vostri generi musicali ed artisti preferiti ?
H: Mi piace tutta la musica. Una volta ascoltavo quella che andava di più, più popolare tra virgolette, quella del momento. Da qualche anno ho cominciato a far canto e mi serve ascoltare anche la classica, il blues ed altri generi. Ovviamente mi piace molto il rap e la musica moderna. Non ho un artista preferito in particolare perché mi piacciono canzoni di cantanti diversi. Penso anche che sia difficile trovare un cantante di cui ti piacciono tutti i brani.
J: Anche per quanto mi riguarda la musica mi piace tutta. Con il corno mi capita di suonare in orchestra la musica classica. Un genere molto bello. Con la chitarra da quest’ anno ho cominciato blues. Il mio maestro è un chitarrista di tecnica flamenco ed è un genere che sto imparando con la chitarra. Finché si può chiamare musica, finché una canzone rientra nella musica mi piace. Ovviamente ci sono generi e artisti che mi piacciono di più.
Mi rendo conto che ci sono generi più accessibili come la trap, il rap o la musica moderna: generi sicuramente più ascoltati dai ragazzi rispetto alla musica classica. Ma non bisogna dimenticare di ascoltare generi più vicini alla tradizione come appunto il blues, la musica classica, il rock e lasciando troppo spazio a questi nuovi generi come la trap o il rap. Generi che comunque ascolto e che produco anche io. Le canzoni che sto scrivendo sono di quel genere e mi piace tantissimo tra l’altro.
Come diceva anche Helena è difficile che ci sia un artista che faccia tutte canzoni stupende. Cerco di cogliere le canzoni che mi piacciono di più da ciascun artista.
Quali sono le vostre principali fonti di ispirazione per la scrittura delle vostre canzoni ?
J: Come dicevo prima la vita quotidiana è la prima fonte d’ ispirazione perché dalle occasioni, dalle situazioni in cui mi trovo tutti i giorni traggo ispirazione. Come è successo per “Chi più parla meno sa” oppure in occasioni che non vivi per tutta la vita ma in certi momenti difficili: nella canzone “Nodi in gola” racconto del nodo che avevo in gola perché mio nonno si era ammalato di Coronavirus. Ma queste cose brutte alcune volte portano anche cose belle, come ad esempio l’ ispirazione per questa canzone che mi è venuta ed ho scritto.
H: Concordo con Giovanni che bisogna ispirarsi anche alla vita. Mi viene più facile raccontare quello che mi succede tutti i giorni piuttosto che inventare una storia o fatti non realmente accaduti. In generale come dicevo prima non amo scrivere i testi delle canzoni quindi mi faccio aiutare alcune volte anche perchè essendo dislessica faccio un po' più fatica. Credo che bisogna scrivere di sè, di ciò che più ci piace ed in cui ci si rispecchia di più.
J: Se scrivi di quello che senti veramente, si capisce che è un testo diverso da uno che scrivi tanto per scrivere.
Ci sono nuove canzoni in uscita?
H:Si, finalmente siamo riusciti a finire la registrazione di un brano scritto insieme ad altre due ragazze ormai da diversi mesi e spero possa uscire presto.
In questo lungo lockdown ho avuto anche l'occasione di impegnarmi nella scrittura di un brano solista a cui tengo molto e che sto ancora provando perché molto impegnativo.
J: Anche per quanto mi riguarda sta per uscire un nuovo brano ! Uscirà a breve anche perchè è estivo. Stiamo perfezionando le ultime cose.
Quali sono i vostri piani artistici per il futuro ?
H: Anche se adoro cantare penso che lo farò più come hobby piuttosto che farlo diventare un lavoro. Il mio sogno fin da piccola è quello di fare la stilista comunque rimanendo nell’arte. Però non ho ancora deciso.
J: Per me la musica è sicuramente una strada aperta che non intendo abbandonare finché sentirò che è la cosa giusta e mi piacerà. Se mi si presenteranno occasioni spero di sfuttarle. Comunque la musica non è l’ unica disciplina che mi piace. Ad esempio mi piacciono anche le materie scientifiche ed è per questo che non sono sicuro che la musica sarà il mio futuro, però fino ad adesso è stata parte della mia vita ed ancora per molti anni lo sarà.
venerdì 24 luglio 2020
MARIO-777 - Libertà Del Boss
mercoledì 22 luglio 2020
Shablo, Geolier, Sfera Ebbasta - M' Manc
Prodotto e diretto da School Project
Regia: Simone Mariano, Federico Merlo
DOP Studio: Roberto Chierici
Produzione: Matilde Brockhaus
Assistente: Matteo Croci
MUA: Daria Boscarelli, Giuliana Giuliani
Styling: Ylenia Puglia
Immagini drone: Alicam srl
Con Federica Calemme, Raffaele Cammarota
Grazie a Cosimo Buccolieri
TESTO
E quand t pens a nott m'affoc si sto sunnan, ye ye
Basta ca nu m risc "basta" e ca quand po' t chiamm
Nu stacc, rispunn e m parl
Nu m'annammor chiù 'e nisciun, ammò, ma nun sacc o pecché
Si c rifliett 'e cos giust ca po' nu fann p me
Pop pecché si tropp giust quindi nu può sta cu' me, no no
Pur ij nu juorn aggia murì, ma no mo'
Già ra criatur 'e cos giust, nun ern giust
Quann m'abbracc mett 'u tiemp a slow-mo ('u tiemp a slow-mo)
L'ammor buon è pe' perzon assaj bon all'intern
No pe' perzon ch' buon nun tenn nient e a int' tenn l'infern
Si tu m'aizaà sì car 'nterr, pure senza trucc sei 'a cchiù bella
Basta ca m'abbracce e si m'abbracc sent fridd pur si nun è viern
E quand t pens a nott m'affoc si sto sunnan, ye ye
Basta ca nu m risc "basta" e ca quand po' t chiamm
Nu stacc, rispunn e m parl
Anche quando è tarda notte io mi sveglio per pensarti, ye, ye
Basta, che non mi dici "basta"
E che quando ti chiamo non stacchi, rispondi (brr, brr)
Questa incazzatura non ci fa parlare (no, no)
Tu mi guardi senza dire nulla
Ce l'hai scritto in faccia che sei presa male
Ma io per te morirei (Uh, uh, per te morirei)
Senza pensarci due volte, tu lo sai che lo farei
E non so stare tranquillo quando non so dove sei (no, no)
Baby giuro che non era la stessa cosa con lei (no, no)
Anche se ti dico "vai via"
Per la mancanza lascia un messaggio in segreteria (brr, brr)
Dimmi che sono un bastardo e che no, non sei più mia
Siccome tutte le volte io esco e sbatto le porte
Dopo ti sbatto più forte perché
E quand t pens a nott m'affoc si sto sunnan, ye ye
Basta ca nu m risc "basta" e ca quand po' t chiamm
Nu stacc, rispunn e m parl
Anche quando è tarda notte io mi sveglio per pensarti, ye, ye
Basta, che non mi dici "basta"
E che quando ti chiamo non stacchi, rispondi (brr, brr)
Ric semp 'e stessi cos, ca te manc e po' nun è over
Ca nun c'a faje a sta' senz 'e me, ma veco ca' senz 'e me staj meglij
Fors ij e te simm fatt pe sta luntan, no 'nziem
Pur s'amm sta mal, ma è meglij sta mal' ca mmurì)
giovedì 16 luglio 2020
NIKSA - Open Arms
Come è nata la tua passione per la musica ?
Sono nato con la passione per la musica. I miei genitori mi raccontano che già quando ero nella pancia di mia madre suonavo la batteria. Quindi la mia passione per la musica nasce con me.
Che strumenti suoni ?
Suono la batteria, canto un pochettino, suono un pò la chitarra ed il basso e tra virgolette la tastiera.
Scrivi anche canzoni tue?
Si.
Da cosa predi ispiazione per le tue canzoni ?
L’ ispirazione mi viene maggiormente dalle lezioni a scuola. Perché durante le lezioni a scuola vengono trattati molti argomenti di cui magari ti piace scrivere. Soprattutto nelle lezioni di storia. Altre volte basta anche sentire una frase in una canzone e pensi che ti piacerebbe scrivere una canzone partendo da quella frase.
Le canzoni che hai scritto sono anche già state arrangiate e suonate ?
Sto muovendo i primi passi nella scrittura e negli arrangiamenti delle canzoni. Ho scritto dei riff, dei giri di basso e delle canzoni che però devo ancora registrare ed arrangiare.
Hai una band con cui suoni le tue canzoni?
Si ho un progetto artistico con ragazzi che hanno più o meno la mia età.
Che musica ascolti e quali sono i tuoi artisti preferiti ?
Ascolto di tutto. Dal Metal alla musica Classica, la Trap. Il Rap. Il Jazz, il Blues… Suono un po’ tutti i generi perché per come la penso io se un musicista suona solo un genere può fare solo quello. Se invece suona tutti i generi è più aperto ed ha più possibilità di lavorare con più artisti.
Non ho un artista preferito. Ogni artista è interessante. C’è quello che spinge un po’ di più, quello che è più calmo nelle canzoni. Se devo dire un gruppo che sto ascoltando di piu in questo periodo penso ai Greta Van Fleet. Una band di ragazzi americani molto giovani usciti da poco con un disco. Hanno fatto un grande tour e dovrei andare anche a vederli. Come artista femminile mi piace molto Dua Lipa.
Quali emozioni provi quando suoni dal vivo ?
Quando suono davanti alle persone mi parte l’ adrenalina e poi piano piano mi tranquillizzo. Sto imparando a gestire le mie emozioni man mano che faccio concerti dal vivo.
Quali emozioni provi quando vai ai concerti degli altri artisti ?
Sono molto felice. Perché ho comprato il biglietto ed ho aspettanto il momento in cui finalmente potessi andare a vedere il concerto. La maggior parte delle volte quindi è molto bello anche se quando sono andato a vedere i Kiss, mi aspettavo un grande live che invece mi ha un po’ deluso. Alcune volte ti aspetti un grande live che poi non soddisfa le tue aspettative. In generale comunque andare ai concerti è un’ esperienza bellissima.
Cosa è per te la musica ?
La musica è una forma d’ arte ed una valvola di sfogo . Ad esempio quando sono nervoso o arrabbiato picchiare sulle pelli della batteria mi fa sfogare. Questo vale anche per gli altri strumenti sui quali però bisogna fare un po’ più piano per evitare che si rompa qualcosa come ad esempio una corda di una chitarra. La musica per me quindi è una forma sia di sfogo che di felicità. Inoltre la musica è come se fosse una persona che ti accompagna nella vita dicendoti cosa devi fare, come la devi fare, i metodi con cui la devi imparare a suonare. È come una persona che ti consiglia e ti da i suggerimenti migliori per imparare a suonare e vivere bene la vita.
Immagineresti mai la tua vita senza musica ?
E’ strano ma me la sono immaginata la mia vita senza la musica. Mi piacerebbe fare il pizzaiolo. Se sei bravo a fare la pizza e mantieni i prezzi bassi un sacco di gente la compra e fai più soldi. Un altro lavoro che mi piacerebbe fare è il medico o lo scienziato.
Se la musica fosse un colore, per te che colore sarebbe ?
Il verde turchese. Quello acceso acceso acceso. Perché è il mio colore preferito. Davvero un bel colore che mi piace.
Se tu non fossi un musicista che forma d’ arte sceglieresti per esprimere le tue emozioni ?
La cucina.
Progetti futuri ?
Principalmente stiamo lavorando ad un album. Stiamo scrivendo dei riff e mettendo su delle canzoni. Ho anche dei concerti in programma con la mia scuola di musica.
A cura della redazione di Pandemusic Blog
sabato 11 luglio 2020
_Aiello_Dark_24 - Quarantena Time
sabato 4 luglio 2020
Intervista con i LOFT47
Come è nata l’idea del nome della band ?
Il nome della band è nato dalla location dove facevamo le prove le prime volte. Era la soffitta del batterista al civico 47. Loft in inglese è una traduzione di soffitta e quindi LOFT 47.
In che anno è nato il gruppo ?
Il gruppo è nato nel 2012/2013, circa 7-8 anni fa. All’ inizio eravamo in tre e poi si è aggiunto il quarto componente.
Avete iniziato subito con dei pezzi vostri o con delle cover ?
Un po’ è un po’. Abbiamo iniziato anche con pezzi nostri anche se all’ inizio le idee originali erano un po’ poche. In realtà con le cover abbiamo fatto un sacco di gavetta per i concerti dal vivo.
Dove avete registrato il disco ?
Il disco è stato registrato in una saletta prove che abbiamo costruito noi da zero. E’ stato registrato tutto li. Le canzoni sono state lavorate da una persona esperta. Un professionista del settore che sa come mettere a posto tutti i suoni. Tutti gli strumenti li abbiamo registrati noi in casa e poi sono stati lavorati in studio di registrazione.
Che strumentazione avete usato per registrare?
Abbiamo utilizzato una scheda audio per strumenti come la chitarra ed il basso ed anche per la voce. Chiaramente la voce l’abbiamo registrata in uno studio professionale di un insegnante di musica di Anzola. Siamo andati tutti a lezione da lui che ci ha presi diciamo sotto la sua ala. Lui è un professionista. Abbiamo sempre usato una scheda audio ovviamente migliore della nostra.
Di che marca è la scheda audio?
Abbiamo usato una tascam ed una Focus Rite di 2 canali.
Come avete fatto a registrare la batteria ?
Il batterista l’ha scritta in MIDI. E’ una batteria artificiale diciamo (ride).
Cosa ti ha portato a comporre musica ?
Questa è una domanda tosta, una domanda scomoda. Ho cominciato a comporre musica un po’ per noia e un po’ perché ho delle cose da dire. Anche se non è una cosa particolare, esprimerla con la musica è sempre una cosa buona ed interessante. E’ un modo per esprimere i tuoi pensieri, quello che senti dentro, anche di un parere. Io faccio così. C’è chi disegna, chi dipinge. Io scrivo canzoni o ci provo almeno (ride).
Quali sono i generi e gli artisti che ti piacciono di più ?
Ho cominciato ascoltando punk e poi mi sono spostato su generi tipo l’ alternative con influenze un po’ prog. Come gruppi ascolto molto i Biffy Clyro una band scozzese, Arctic Monkeys, Muse e vecchie band non più in attività come i Police.
Avete album e tour in cantiere ?
Futuri album direi proprio di si. Abbiamo già iniziato a comporre canzoni nuove. Prima o poi le registreremo. Per il tour, aspettando la fine della pandemia., direi che prima e poi vorrei suoneremo le canzoni del disco anche live.
C’è un filo conduttore che lega le canzoni ? Come se fosse un concept album con un argomento o degli argomenti legati fra di loro.
Un filo conduttore che lega tutte le canzoni in realtà non c’è. L’ album è composto da canzoni che trattano ognuno una propria storia. Tuttavia anche se non esiste un filo conduttore tutte le canzoni trattano di situazioni in cui ci si potrebbe trovare. Diciamo della vita di tutti i giorni vista in chiave prevalentemente negativa.
Cosa consiglieresti ad un ragazzo che vuole muovere i primi passi nel mondo della musica ?
Consiglierei sicuramente di imparare a suonare uno strumento. Di ascoltare tanta tanta musica e di suonare e confrontarsi anche con tante altre persone. Di avere dei rapporti con gli altri perché la musica si impara insieme. Io senza un gruppo non avrei mai imparato a suonare, ad approcciarmi ad altre persone ed a comunicare. Questo per me è un aspetto importantissimo al di la dello strumento che ciascuno sceglie di suonare.
intervista a cura della redazione di Pandemusic
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